Il nostro Professore, Gabriele Tagliaventi, il 14 aprile 2015 è intervenuto ad un meeting del Movimento 5 Stelle. Il tema trattato è “Una Città Sostenibile da una prospettiva biofilica”.
In poche parole spiega che la giusta strada per opporsi al declino e per la ripresa economica del nostro Paese e dell’intera Europa è quella di demolire gli oggetti alienanti, immagini della crisi, sorti nelle nostre periferie moderne e ricostruire secondo i canoni dell’architettura tradizionale. Questo è possibile poiché vi è un legame diretto tra economia, benessere e architettura. Basta guardare quanto sta succedendo in America negli ultimi decenni....o vicino a Parigi, nella piccola Plessis Robinson.
In poche parole spiega che la giusta strada per opporsi al declino e per la ripresa economica del nostro Paese e dell’intera Europa è quella di demolire gli oggetti alienanti, immagini della crisi, sorti nelle nostre periferie moderne e ricostruire secondo i canoni dell’architettura tradizionale. Questo è possibile poiché vi è un legame diretto tra economia, benessere e architettura. Basta guardare quanto sta succedendo in America negli ultimi decenni....o vicino a Parigi, nella piccola Plessis Robinson.
Alleghiamo anche il link in cui è possibile vedere gli interventi citati dal professore, dai grandi collettori di traffico ai viali urbani, “Highways to Boulevards” del Congress for the New Urbanism:
http://www.cnu.org/our-projects/highways-boulevards
Ne approfittiamo per ringraziare il Professor Tagliaventi, che con grande entusiasmo è riuscito a trasmetterci la passione per tutto ciò che c'è di bello nelle città e per averci aperto gli occhi sulla realtà.
http://www.cnu.org/our-projects/highways-boulevards
Ne approfittiamo per ringraziare il Professor Tagliaventi, che con grande entusiasmo è riuscito a trasmetterci la passione per tutto ciò che c'è di bello nelle città e per averci aperto gli occhi sulla realtà.
Confronti tra alcune città europee citate nel video
"Riuscire a vedere ciò che è davanti ai propri occhi richiede uno sforzo enorme"
George Orwell
George Orwell